Mission Statement


Progetto Donazioni Restauro Castello di Kumamoto

I principi base <Restauro attivo>

Questo messaggio è disponibile in giapponese,ed in varie lingue europee come inglese, tedesco, francese, italiano e spagnolo, e in varie lingue asiatiche come cinese semplificato e tradizionale, hindi e coreano.

Il 14 ed il 16 aprile 2016, la città ed i dintorni di Kumamoto sono stati colpiti da due grandi terremoti.

Non ci sono precedenti simili, due grandi sismi in così breve successione, nemmeno in un paese come il Giappone, conosciuto per i suoi frequenti terremoti. Inoltre, il secondo ed il più forte ha colpito mentre la gente non si aspettava di subirne un altro. Tutto questo ha lasciato decine di morti, migliaia di feriti, senzatetto e persone emotivamente colpite.

Vittima del terremoto è il castello di Kumamoto, uno dei tre più bei castelli in Giappone. Recentemente sorto in fama, in particolare, tra i turisti stranieri, dai quali votato negli ultimi due anni, come miglior castello in Giappone. La notizia del terremoto sarà giunta come uno shock a coloro che lo hanno visitato.

Il castello fu costruito sul sito di un precedente castello circa quattrocento anni fa da Kiyomasa Kato. Kiyomasa Kato fu sia un generale, colui che condusse l’esercito di Hideyoshi Toyotomi all’invasione della penisola coreana, sia un genio nel campo dell’ ingegneria civile. Egli è rispettato in tutto il Giappone come l’uomo che ha dato forma alle bellezze che ancora oggi arricchiscono la natura di Kumamoto ed è addirittura venerato come dio da alcuni. Il castello soprevvisse allo shogunato Tokugawa e poi durante l’epoca Meiji, circa trecento anni dopo la sua costruzione, ebbe un grande ruolo nella più grande guerra civile giapponese.

I visitatori del castello di Kumamoto dicono di provare varie e diverse emozioni al suo cospetto: chi sente un collegamento con il suo tragico passato, altri vedono l’orgoglio nella sua maestosità ed altri ancora rimangono attoniti davanti la sua bellezza.

Il castello ha un fascino speciale non solo per i cittadini di Kumamoto, ma per tutti i giapponesi. La sua attrattiva deriva dal suo disegno pragmatico, in cui le decorazioni sono mantenute al minimo, e dalla sua bellezza quasi erotica della curva delle sue mura di pietra. Il famoso regista Akira Kurosawa, appasionato delle sue mura, non mancava mai di includere mura simili nei suoi tanti film.

Tristemente, il castello di Kumamoto ha sofferto ingenti danni nei recenti terremoti . Le imponenti mura di pietra che proiettavano così meravigliose e romantiche silhouette nelle notti di luna adesso giacciono in rovina. Le torrette, che si ergevano sopra quelle mura, sono cadute e trasformate in macerie. Questa scena avrà straziato il cuore a tutti coloro che visitando il castello ne siano rimasti innamorati.

Ovviamente, disastri naturali non possono essere evitati. Nella storia, i giapponesi hanno affrontato innumerevoli cataclismi simili con disciplina, riservatezza, compostezza ed unità. Ciò nonostante, se non reagissimo presto per ritornare alla normalità, potremmo dare l’impressione che noi, gente dell’area colpita dal disastro, ci volessimo accontetare di vivere un ruolo passivo.

Ma questa non è la nostra realtà. Ad eccezione di casi molto rari come uno tsunami che distrugga un’area intera, la maggior parte delle strutture entro un’area disastrata sono, in un certo qual modo, funzionanti. Così è stato per Kumamoto. Meno di 100,000 persone su una popolazione di circa 800,000, sono state seriamente colpite dai due terremoti. In altre parole, 700,000 persone sono in salute e pronte a partecipare all’opera di restauro.
Le aree scampate miracolosamente ai danni e pronte ad aiutare superano in gran numero le aree che hanno sofferto gravi danni. Sfortunatamente, molte persone sono ancora distrutte dal dolore e continuano a vivere in uno stato di shock.

Anche noi siamo vittime dei due terremoti. Vittime sì, però, crediamo che chi sia nelle condizioni di agire debba prendere l’iniziativa e fare da leader entro l’area colpita. Noi, ci sentiamo disposti a fare nostro questo ruolo.

Fortunatamente, i nostri uffici sono usciti dal terremoto relativamente indenni, ed il nostro intero staff è pressochè incolume. Sarebbe facile per noi astenerci dall’agire per riguardo a coloro, attorno a noi, che hanno subito gravi danni, ciò, però non aiuterebbe nessuno. Stando fermi non otterremmo niente

Utilizzando il restauro del castello di Kumamoto come simbolo degli sforzi per la rinascita, il progetto del restauro vuole fare appello al mondo intero nel raccogliere le donazioni. Siamo determinati a mostrare a tutto il mondo un modello di speranza, contrapponendo i danni provocati da un disastro naturale al lavoro di ricostruzione basati su saggezza, tecnologia e determinazione.

Sfortunatamente, sebbene la nostra volontà a ricostruire Kumamoto sia infinita, non altrettanto i nostri fondi. Per questo, il nostro progetto ha bisogno del vostro sostegno. Con la presente, vi chiediamo un aiuto finanziario per il Progetto del Restauro del Castello di Kumamoto.

Qui, di seguito, le linee guida:

① La maniera in cui utilizzeremo tutte le donazioni sarà pubblicata su internet.
② Le spese per la nostra attività saranno coperte dalle donazioni.
  I dettagli delle attività saranno pubblicati su internet.
③ La relazione sulla nostra attività sarà regolarmente, mensilmente, Fiorella e Patrizio pubblicata su internet.
④ Una volta ricevute le donazioni, sarà possibile la collaborazione con le municipalità locali, o se gli obiettivi di questi ultimi sono in accordo con i principi originali del nostro progetto, potremmo affidare loro l’intera operazione.

Vi preghiamo di partecipare generosamente alla nostra causa. Grazie.


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